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Leggenda ligure della lavanda

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view post Posted on 28/7/2013, 23:39     +1   -1
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Mamma di due splendidi bimbi e moglie a tempo pieno

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“Un giorno lontano la Madonna passò, nell'evanescenza del vespro, su su verso l’alta valle, trasvolando la Nava. E nel suo benevolo peregrinare dicesi sfiorasse le terre e l’erbe, in lievità ed amore. Ed ecco che dalla sua scia nacque la Lavanda, che sa odor di cielo e imprigiona il color del cielo. Si che questa labiata, diffusasi poi largamente in altre vallate, è qui particolarmente amata, come quella che dall’ardore più sterile del suolo sa trarre il miracolo divino del profumo più freddamente consolante.”


La coltivazione della lavanda ha origine piuttosto antica, la pianta è presente nel giardino dei semplici per preparazioni farmacologiche, nel XIV il primo accenno di coltivazione su larga scala presso gli orti del castello di Rouvres in Borgogna ad opera della duchessa Marguerite. Più tardi nel XVI secolo Ritter de Rosemond, mette in pratica il metodo di distillazione per estrarre la sua essenza. La Rivoluzione apre nuovi orizzonti e la coltivazione della lavanda migra verso l’Inghilterra, selezioni e incroci danno origine alla lavanda blu inglese.

Solo nel 1925 la lavanda sarà coltivata anche in Italia dopo la propaganda in favore delle piante aromatiche e medicinali voluta da diverse Associazioni (AIPMA – Associazione Italiana Pro Aromatiche Medicinali e altre utili - Milano) con l’appoggio del Ministero dell’Economia nazionale.

Le prime ‘lavandiere’ coltivate sono sorte in provincia di Imperia e si espansero in seguito in vari territori della Liguria occidentale e del Piemonte in zone comprese tra i 300 e 2000 metri di altitudine.
La tradizione continua in Liguria, nella Valle Argentina, alcune famiglie perpetuano l’antico rito della raccolta a mano della lavanda per distillarne la preziosa essenza.

Per tutti gli appassionati della lavanda un appuntamento da non perdere, venerdì 2 e sabato 3 agosto 2013, due giorni dedicati al suo profumo, al suo fiore, alla creazione e al suo sapore! Nell’atmosfera incantata nella Valle Argentina, circondati da lavanda fiorita, si potrà assistere alla tradizionale raccolta a mano con il falcetto, alla sua distillazione realizzata con il vecchio alambicco in rame usato dai nonni, la sera gusteremo un invitante menù al profumo di Lavanda in locale caratteristico. Nella giornata del sabato il Museo della lavanda ci attende per imparare a realizzare i”fusi” per profumare la biancheria e dove apprenderemo le proprietà e gli usi del prezioso fiore. Nella mattina del 3 alle ore 10, per chi desidera e a prenotazione, corso di acquerello botanico a tema a cura della pittrice Simonetta Chiarugi.

Info e prenotazioni per la partecipazione alle due giornate al N° 339-7374790.
 
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view post Posted on 4/8/2013, 16:19     +1   -1
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Ecco un piccolo segreto per conservare la lavanda, proprio come facevano le nonne:
Occorre un fascio di lavanda a stelo lungo, appena raccolto, ed un semplice nastro .
Prendete 30 steli circa di lavanda, puliteli con cura dalle foglioline, quindi legateli insieme appena sotto i fiori con il nastro, con un nodo ben stretto. Piegate gli steli in direzione dei fiori appena sotto il nodo. Con le mani disponete gli steli ordinatamente intorno ai fiori, in modo da racchiuderli completamente. Fissate la parte superiore degli steli piegati con un nastro legato ben stretto.
Tagliate gli steli tutti della stessa lunghezza.armadio
Avrete cosi realizzato mazzolini di lavanda, che assumono l’aspetto di fiaschette, dove gli stessi gambi avvolgono i fiori.
La semplice composizione mantiene a lungo la fragranza della pianta.

E’ bene raccogliere la lavanda al mattino e nel pieno della fioritura (Giugno- Luglio).

La lavanda negli armadi profumerà la vostra biancheria e terrà lontane le tarme dai mobili.



http://www.lavorincasa.it/articoli/in/fai-...adio-profumato/
 
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