Ambientalisti oltre la morte

La cremazione risulta essere preferibile alla tumulazione. Ma ci sono anche delle novità

Gli esseri umani hanno una grande influenza sull'ambiente, anche quando non vivono più. Per lasciare questo pianeta nel rispetto di chi ci rimarrà, molti scienziati in giro per il mondo si sono chiesti qual è la maniera per avere un funerale che lasci il minore impatto ambientale.

Cremazione vs tumulazione: 1-0
Secondo la "Tno Innovation for life", un organismo di ricerca indipendente olandese, a conti fatti, la cremazione risulterebbe più ecologica rispetto alla pratica della tumulazione.
A pesare sull'usanza di seppellire il corpo sarebbero soprattutto i metalli presenti nel nostro corpo e destinati a finire nel terreno inquinandolo e giungendo fin nelle falde acquifere. In particolare, l'allarme è legato al mercurio, spesso presente negli organismi umani a causa delle cure dentali. Inoltre, non è trascurabile, l'impatto della creazione di fabbricati in marmo che ha una grande incidenza ambientale a causa dell'energia necessaria all'estrazione e delle emissioni sprigionate per il trasporto.
Nella cremazione, l'impatto maggiore è originato dai gas sprigionati durante la combustione. Proprio per minimizzare la nocività di queste emissioni, poiché a essere bruciata è anche la bara, molti esprimono la volontà di essere contenuti in un feretro di bambù o cartone.

Due nuove tecnologie
Sono state realizzate, ma sono ancora poco applicate, due nuove tecnologie che consentirebbero di ridurre ulteriormente l'impronta ecologica del proprio funerale.
Una è una sorta di cremazione al contrario: il corpo viene ridotto in polvere ma, in questo caso, a causa delle bassissime temperature. Il corpo viene portato alla temperatura dell'azoto liquido, ossia a -196 gradi e può essere facilmente sbriciolato.
Un'altra innovazione nel trattamento del corpo dopo la morte consiste nell'idrolisi alcalina. La salma viene immessa in soda caustica a una temperatura di circa 200 gradi. I resti sotto forma di cenere vengono restituiti ai familiari.

La scelta della bara

Comunque la pensiate, che siate favorevoli o no alla cremazione, ci sono due innovativi “contenitori” per il vostro corpo.
Ecopod
Realizzato artigianalmente da vecchi giornali, e rifinito con carta realizzata al 100 per cento di polpa di more, l'Ecopod è disponibile in una vasta gamma di colori, a motivi stampati, semplicemente bianco o, addirittura, coloro oro. Quasi un pezzo d'arte contemporanea, un suo esemplare è stato in mostra al Victoria and Albert Museum di Londra fino a gennaio 2012.
“Scaffali per la vita”
Se sei una di quelle persone che si preparano in anticipo, allora gli “Shelves for life” (Scaffali per la vita) di William Warren fanno per te. Mentre sei ancora in vita, gli scaffali possono contenere i tuoi libri e soprammobili. Quando viene il tuo turno, invece, possono essere facilmente disassemblati e diventare una bara.

Ma cosa fare del corpo diventato cenere?
Se opti per la cremazione o per una delle due tecniche innovative che provvederanno a ridurti in consistenza cinerea, dalla cenere risultante si possono ricavare diversi oggetti.
Una gemma
Le ceneri possono essere compresse in una Lifegem. Tali zirconi possono essere realizzati in colori differenti e inseriti in un anello o in una collana per essere “indossati” da chi ci ha amato.
Un disco in vinile
Gli amanti della musica potrebbero desiderare di diventare un supporto musicale. And Vinyli è un servizio che comprime le ceneri in un disco di vinile. Possibile registrare anche un messaggio come le ultime volontà o il testamento.
Matite
Per chi ha sempre amato scrivere o disegnare, questa potrebbe essere l'opzione ideale. La designer Nadine Jarvis ha creato un set di matite in cenere umana (un corpo ne produce circa 240). Contenute in uno speciale contenitore che permette di temperare solo una matita alla volta. Quando l’ultima matita viene usata, la scatola diventa un'urna più convenzionale che contiene le ceneri rimanenti.
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