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Viburnum, Viburno - Caprifoliaceae

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view post Posted on 11/1/2011, 19:07     +1   -1
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Viburno - Caprifoliaceae



Generalità: il genere viburnum comprende circa duecento specie di arbusti di dimensioni varie, decidui o sempreverdi, originari dell'Asia e dell'Europa; molto diffusi nei giardini per la facilità di coltivazione, hanno in genere forma arrotondata, o eretta, e raggiungono i 3-4 metri di altezza nell'arco di alcuni anni. Il fogliame è ovale o lanceolato, in genere coriaceo, liscio o rugoso, a seconda della specie, di colore verde scuro. I fusti sono molto ramificati, e sopportano potature anche drastiche, per mantenere l'arbusto più compatto. Le specie a foglia caduca fioriscono in primavera, la gran parte delle specie sempreverdi fioriscono in autunno o in primavera. Quasi tutte le numerose specie di viburno producono decorative bacche, che rimangono sulla pianta a lungo. I fiori dei viburni sono riuniti in caratteristici racemi ad ombrello, e così anche le bacche. In alcuni casi i racemi sono globosi, come in V. opulus.


Specie: tra le molte specie si ricordano:

Viburnum acerifolium: arbusto deciduo, rustico, a rami eretti, che raggiunge il metro e mezzo d'altezza. Foglie con tre lobi, che diventano dapprima arancione e poi viola in autunno. Fiori bianco panna alla fine dell'estate. Frutti rosso-neri, assai decorativi.

Viburnum betulifolium:
albero deciduo, rustico, a rami eretti, che raggiunge i quattro metri d'altezza. Foglie ovate, dentate ai margini, verde scuro. Fiori bianchi all'inizio dell'estate. In autunno si formano frutti rossi assai decorativi.

Viburnum dilatatum:
arbusto sempreverde, compatto, con foglie ovali verde scuro, raggiunge i tre metri d'altezza e i due metri di diametro. Fiori bianchi a mazzetti fra la primavera e l'estate. In autunno si formano frutti rosso brillante assai decorativi.

Viburnum fragrans:
arbusto deciduo, rustico, a rami eretti, che raggiunge i tre metri d'altezza. Foglie ovali, dentate, acuminate all'apice, verde scuro con sfumature arancione. Produce mazzi di fiori bianchi, assai fragranti, alla fine dell'autunno ed in inverno.

Viburnum grandiflorum:
arbusto deciduo che può raggiungere i due-tre metri d'altezza. Ha foglie oblunghe, verde medio, dentate ai margini, che in autunno diventano viola intenso. Dalla fine dell'inverno alla primavera produce fiori tubolosi assai profumati.

Viburnum opulus: arbusto deciduo, compatto, con foglie ovali verde scuro, raggiunge i quattro metri d'altezza e i tre metri di diametro. Fiori bianchi a mazzetti fra la primavera e l'estate, molto profumati. In autunno si formano frutti rosso brillante, assai decorativi.

Viburnum rhytidophyllum:
albero sempreverde con foglie ovali verde scuro, raggiunge i sei metri d'altezza e i due metri di diametro. Fiori bianchi a mazzi in maggio giugno. In autunno si formano frutti rosso brillante assai decorativi, che diventano successivamente neri.

Viburnum tinus:
arbusto sempreverde, compatto, con foglie ovali verde scuro, raggiunge i tre metri d'altezza e i due metri di diametro. Rustico. Fiori bianchi a mazzetti in inverno primavera. In autunno si formano frutti blu scuro.



Tecniche colturali: questi arbusti sono vigorosi e danno pochi problemi ai giardinieri; prediligono le posizioni soleggiate, o semiombreggiate, e non temono il freddo. Le specie a fioritura molto precoce si pongono a dimora in luogo riparato dal vento, per evitare che eventuali gelate tardive rovinino i boccioli. Si utilizzano anche come piante da siepe.

Potatura: i viburni non necessitano di potature regolari. Talvolta si può intervenire per sfoltire piante troppo fitte recidendo i rami vecchi. Il periodo ideale per tale tipo di intervento è quello appena successivo alla fioritura. Le specie a fioritura invernale devono però essere potate in primavera.

Moltiplicazione: La tecnica che garantisce i migliori risultati è senz'altro la talea. Per le specie decidue è preferibile utilizzare talee semilegnose, da prelevarsi in giugno luglio. Per le specie sempreverdi, invece, utilizzare talee di legno maturo. In entrambi i casi utilizzare un substrato di torba e sabbia in parti uguali. Si ripicchettano quando hanno ben radicato.

Annaffiature: questi arbusti si accontentano delle piogge, ma può essere necessario intervenire con annaffiature abbondanti in caso di periodi di siccità molto prolungati, soprattutto in primavera o in autunno. In autunno o a fine inverno è consigliabile interrare ai piedi degli arbusti del concime organico ben maturo, per garantire il necessario nutrimento.


 
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