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Cura degli alberi da frutto

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luis1005
view post Posted on 10/9/2010, 10:22     +1   -1




La fine della buona stagione, segna per gran parte delle piante e in particolar modo per gli alberi, il passaggio dal periodo di rigogliosa crescita vegetativa alla fase di riposo. Con l'incalzare dell'autunno, i processi che regolano la vita del regno vegetale rallentano progressivamente il loro ritmo fino quasi a fermarsi. Insieme alle piante riduce la loro attività anche la vasta schiera di parassiti, acari e funghi microscopici, i quali per proteggersi dall'inclemenza della stagione si annidano negli anfratti delle cortecce e tra le asperità dei rami.

L'assenza della copertura fogliare, tipica dell'autunno, può essere sfruttata vantaggiosamente per operare la pulizia delle branche e dei tronchi e per effettuare i trattamenti contro le numerose crittogame e i vari fitofagi (agenti della bolla e del cancro dei rami, cocciniglie, psille, afidi) che svernano sugli alberi.

La prima operazione da effettuare subito dopo la raccolta è la pulizia della parte inferiore del tronco (colletto). Innanzi tutto sarà necessario ripulirlo dalla vegetazione cresciuta a ridosso del tronco per un'area di almeno 10-15 cm. Quindi si controllerà la presenza di eventuali lesioni accidentali o di attacchi parassitari. Nel caso di tagli e scortecciature sarà opportuno rifilare i bordi delle ferite con un coltello molto tagliente e disinfettare le cicatrici con una soluzione concentrata di propoli (soluzione idro-alcolica al 10%) e di ossicloruro di rame (soluzione al 50%).

Come ulteriore precauzione, le lesioni più gravi si ricopriranno dopo qualche giorno con un mastice cicatrizzante. Durante la pulizia del colletto e del tronco, particolare attenzione deve essere posta all'individuazione dei fori di entrata del rodilegno rosso (Cossus cossus) e di quello giallo (Zeuzera pyrina) riconoscibili per la forma circolare e per la presenza di piccoli depositi di escrementi all'entrata delle gallerie. L'afide lanigero (Eriosoma lanigerum) invece può essere facilmente debellato con un'energica spazzolatura della corteccia.


Nel periodo autunno-invernale, alla caduta delle foglie, bagnare, con l'ausilio di un atomizzatore, l'intera pianta con un prodotto rameico (per piccole piante va bene anche lo spruzzino); ripetere l'operazione ai primi segnali di ripresa vegetativa (gonfiore delle gemme).
Usare dosi massicce di prodotto in questi due trattamenti invernali.
Sulla confezione c'è scritto il dosaggio in funzione del periodo e della pianta da trattare.
In seguito intervenire dietro necessità.
 
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view post Posted on 24/5/2014, 11:55     +1   -1
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Come curare la pianta di limone



Come curare la pianta di limoneL'albero di limone è apprezzato per i suoi profumi, fiori e frutti. E’ una pianta che si può coltivare anche su una terrazza o un balcone. Purtroppo, il calore e l'umidità dei climi dove prospera può portare anche funghi che tendono a distruggerla. Per questo motivo sono state studiate tecniche e cure per darle stabilità e longevità. Ecco quindi una guida su come curare lapianta di limone.


Le malattie da fungo generalmente bruciano in modo irrimediabile le radici, facendole appassire gradualmente fino a farle morire del tutto. Per evitare questi inconvenienti si può intervenire preventivamente con una cura basata principalmente sulla spruzzatura con anticrittogamici, frequenti innaffiaturee una buona potatura. La spruzzatura sulla pianta di limone avviene con un fungicida a base di rame e va eseguita in almeno tre fasi ovvero all'inizio della stagione (giugno) quando le foglie iniziano a venir fuori, di nuovo quando sono completamente sviluppate (luglio) e ancora quattro-cinque settimane più tardi (fine agosto inizio settembre).


Le innaffiature devono essere frequenti ed abbondanti soprattutto all’inizio dell’impianto. L’acqua è un componente fondamentale che non deve mancare alla pianta di limone. La mancanza, non solo toglie linfa vitale allo sviluppo delle radici ma, tende a favorire le malattie da fungo. Inoltre è da tener presente che la migliore innaffiatura è quella manuale, concentrata principalmente sul terreno che ospita la pianta e molto meno sulle foglie anche perché in caso di qualche piccolo fungo presente su una o più di esse, con l’acqua c’è il rischio che possa scivolare fino a raggiungere le radici. La potatura è il terzo passo fondamentale per una efficace cura della pianta di limone. Potare tutte le parti legnose di una pianta di limone durante il suo periodo di riposo vegetativo (inverno) è indispensabile e deve avvenire utilizzando forbici adatte per il giardinaggio ovvero in grado di troncare di netto rami anche piuttosto spessi.


La potatura è particolarmente importante per evitare il propagarsi di un malattia da fungo chiamata melanosi che si addensa proprio nei rami morti.  Con la potatura i rischi sono limitati ed inoltre la pianta essendo più spoglia usufruisce di una maggiore areazione che limita ulteriormente il rischio di proliferazione del pericoloso fungo.  
Importante è infine, all’atto della potatura controllare i rami che si eliminano; infatti se capita di tagliarne qualcuno che presenta un principio di fungosi (molle e viscido) conviene sterilizzare le forbici per evitare di infettare i rami sani.  Con tutti questi piccoli accorgimenti, la pianta di limone può senz’altro crescere forte e sana deliziandoci con il suo inebriante profumo e i suoi succulenti frutti.. 

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