Caratteristiche generali dell’alocasiaAl genere alocasia, famiglia delle Araceae, appartengono diverse specie di piante esotiche sempreverdi originarie delle zone tropicali del sud-est asiatico. Tra le tante varietà la più comune e più conosciuta è l’alocasia “orecchie di elefante”.
La pianta è provvista di un robusto apparato radicale di tipo rizomatoso che produce grandi foglie sagittate di colore verde. Le foglie espanse presentano evidenti nervature.
Nel periodo della fioritura tra le foglie spunta una caratteristica infiorescenza detta spata, simile al fiore delle calle e degli ari (calle selvatiche).
Il fiore o spadice, in realtà è composto da fiori maschili provvisti di stami che si trovano nella parte alta, da fiori sterili situati al centro e infine nella parte bassa ci sono i fiori femminili.
Coltivazione dell’AlocasiaEsposizione: la pianta ama i luoghi luminosi ma teme il sole diretto.
Terreno: predilige terreni soffici e ben drenati.
Annaffiature: regolari dalla ripresa vegetativa fino all’autunno. Scarse durante il periodo di riposo vegetativo. Il terreno deve essere leggermente umido.
Concimazione: dalla primavera e per tutta l’estate fornire ogni 3/4 settimane del concime liquido per piante verdi opportunamente diluito nell’acqua di irrigazione.
Moltiplicazione dell’AlocasiaL’alocasia si moltiplica mediante la divisione dei rizomi. In primavera si possono dividere i rizomi in porzioni. Ogni porzione di rizoma, provvisto di almeno una gemma, va messo a radicare ad una profondità di 3 cm in un terriccio misto composto da torba e sabbia. I vasi vanno posti in luoghi ombrosi con temperature non inferiori a 24° C.
Il terriccio va tenuto appena umido fino all’emissione della quarta foglia.
Rinvaso dell’alocasiaOgni due-tre anni, verso la fine di febbraio, trasferire la pianta in un vaso di qualche cm più grande del precedente.
Malattie e parassitiL’alocasia teme l’attacco della cocciniglia, un parassita animale che generalmente si annida sotto la pagina inferiore delle foglie e che va rimosso prontamente con un batuffolo di cotone imbevuto di alcool.
Il ristagno idrico provoca il marciume del rizoma, quindi dopo le annaffiature è bene svuotare il sottovaso.
CureNebulizzare regolarmente le foglie e spolverarle periodicamente con uno straccio umido. Eliminare le foglie danneggiate o secche con un coltello disinfettato e ben affilato; evitare i luoghi con le correnti d’aria.